Anche a Portopalo, il settore della pesca sta attraversando una fase congiunturale fortemente negativa, caratterizzata da una preoccupante insostenibilità economica dell’attività, rapportato allo stato attuale in cui sono costretti ad operare. Inoltre l’aumento del costo
del gasolio da pesca, che continua a lievitare, ha reso antieconomica l’attività di pesca, erodendo una percentuale consistente ed insostenibile dei profitti.
In questo contesto di crisi galoppante, le problematiche locali del settore che rendono sempre più difficile fare il pescatore, ieri sera si è tenuta a Portopalo, nella sala riunioni della Banca di Credito Cooperativo, una riunione organizzata dall’Associazione dei Pescatori “San Francesco di Paola, per discutere le tematiche relative al settore della pesca e specificatamente riguardanti: ll mercato ittico, la filiera corta, l’insabbiamento del porto, la riqualificazione ambientale del porto, i servizi elettrici, idrici ed igienici, i fanali e la boa di segnalazione da riposizionare al centro del porto, e per finire i parabordi al molo e l’illuminazione dell’area portuale. Invitati il Sindaco e il Presidente del Consiglio comunale.
Il presidente dell’associazione pescatori, ha aperto i lavori, leggendo ai agli armatori e ai pescatori presenti gli argomenti all’ordine del giorno. Attilio Nardo sostiene che questi problemi, che costringono la marineria di Portopalo ad esercitare la propria attività con molta difficoltà e sacrifici, vanno risolti nel più breve tempo possibile, affinché possano attenuare gli effetti della grave crisi che attanaglia il settore della pesca e le altre attività coinvolte.
Il presidente Nardo, nel voler dimostrare che l’associazione dei pescatori è intervenuta più volte su questi problemi, ha messo a disposizione dei presenti, per prenderne visione, tutte le richieste e le proposte presentate all’Amministrazione comunale e agli altri enti competenti, relativi principalmente all’apertura del mercato ittico e all’insabbiamento del porto.
Il mercato ittico, a seguito di un’ordinanza sindacale emessa per carenze igienico-sanitarie, è chiuso dal novembre del 2007, afferma Attilio Nardo e che diverse sono state le proposte dell’associazione dei pescatori per averlo in concessione. Da allora il pescato viene venduto in banchina ( punto di sbarco), dove è molto difficile operare sia per i produttori, che per i mediatori e gli acquirenti, specialmente nei mesi più caldi e quelli ventosi.
Il porto nella parte di levante è diventato, ormai, impossibile percorrerlo anche con le piccole imbarcazioni, affermano dei pescatori, parlando tra di loro.
L’associazione dei pescatori, dichiara Nardo, è disposta a prendersi in concessione il mercato ittico, e pertanto presenterà l’ennesima richiesta all’Amministrazione comunale.
Difficoltà invece per l’escavazione del porto. Il Sindaco Michele Taccone, giunto in ritardo alla riunione, su specifica domanda di Attilio Nardo, ha affermato che i lavori di escavazione del porto inizieranno, soltanto, quando si farà il porto turistico.
Per quanto riguarda questo annoso problema, il Sindaco ha portato a conoscenza dei pescatori che la prossima settimana si recherà a Palermo per avere un incontro con il nuovo dirigente del Dipartimento Territorio e Ambiente, e solo allora potrà conoscere la tempistica dell’inizio dei lavori. Quindi la riunione è stata aggiornata per sabato 9 febbraio 2013.
Per quanto riguarda tutti gli altri punti riguardanti l’area portuale, il Sindaco ha dichiarato che l’Amministrazione comunale si farà carico di queste problematiche affinché possano essere risolte, tenendo conto, anche, delle proposte manifestate dall’associazione dei pescatori.
Quello di ieri sera, credo che sia possibile definirlo un incontro interlocutorio, ma tutto sommato positivo, visto che alla fine il Sindaco si è reso disponibile a risolvere le problematiche sollevate dall’associazione dei pescatori.
Io ho sempre manifestato che l’unità fa la forza. Pertanto a quanti operano nel settore della pesca, io dico, che non è più tempo di divisioni. Credo che sia necessario coinvolgere tutte, sottolineo tutte, le parti sociali, sindacali, imprenditoriali di tutti i settori, perché, in un momento di gravissime difficoltà che sta attraversando l’economia del nostro territorio, non sono accettabili divisioni, steccati e fughe solitarie. Solo attraverso un gioco di squadra, collettivo e partecipato correttamente e professionalmente da tutte le reali rappresentanze pubbliche e private, si può costruire una interlocuzione forte, capace d’incidere ai vari livelli istituzionali: regionale, nazionale e comunitario.
Portopalo lì 27-01-2013
Santino Quartarone