Come sempre l’Associazione “San Francesco di Paola” front-office d’accoglienza, punto di riferimento per i turisti amanti del mare che hanno scelto di visitare Portopalo.
Ma questa volta, i pescatori dell’associazione si sono resi disponibili, quali esperti dell’attività della pesca, ad assumere anche il ruolo di docenti.
Attilio Nardo, presidente dell’associazione, è stato contattato, giustamente, da Valeria Velardita, guida turistica di Modica con lo scopo di far conoscere la cultura dell’arte della pesca agli studenti del Liceo scientifico dell’Istituto “Federico Enriques” di Lissone in provincia di Monza. Questi hanno scelto di visitare Portopalo di Capo Passero perché punto al di sotto del parallelo di Tunisi ed avamposto di sbarco di clandestini provenienti dai continenti africano e asiatico.
Per tale scopo è stata utilizzata la Sala Riunioni della Banca di Credito Cooperativo dove, con l’ausilio di filmati, è stata illustrata la faticosa e pericolosa, ma appassionata attività della pesca marina.
Il comandante del peschereccio “Cico”, Corrado Scala ha colto l’occasione per raccontare agli studenti l’avventura capitata a lui ed al suo equipaggio nell’estate del 2002, messi sotto inchiesta giudiziaria dopo aver salvato 151 curdi, tra i quali parecchi bambini e donne che si trovavano in seria difficoltà nel Canale di Sicilia a bordo della solita carretta del mare.
Sono stati proiettati alcuni momenti particolari sull’attività della pesca , sia con il “Cianciolo”, reti a circuizione per la cattura del pesce azzurro, che a “Strascico”, la posa in acqua della rete, operazione che nel gergo è indicata “cala”.
Di particolare attenzione, da parte degli studenti ed insegnanti, sono stati i momenti quelli durante i quali Angelo Cannarella ha mostrato il canestro pieno di fili di seta ed ami, il tradizionale “Conzo”, spiegandone le caratteristiche, cioè come viene dispiegato in determinati zone di mare, l’esca che viene usata ed i pesci che abboccano tra i quali i prelibati saraghi, dentici, cernie.
Spettacolare, invece, è stato il momento in cui, Pino Quattrocchi ha tirato fuori il “Rezzaglio” , l’attrezzo da pesca più antico, cioè una rete a forma circolare, mostrando come viene lanciato a mano dai pescatori. Non tutti, però, sono in grado di gettare in mare questa rete con scienza, oggi adoperata solo da pochi appassionati.
Entusiasti gli studenti di Monza per questa nuova esperienza, resa possibile grazie al presidente dell’Associazione dei Pescatori “San Francesco di Paola”, Attilio Nardo e dei loro associati, particolarmente operosi Pino Quattrocchi, Santino Burgaretta, Scala Corrado, Cannarella Angelo e Fausto Santocono.
Prima di andare via gli studenti hanno potuto gustare vari piatti di prodotti tipici preparati direttamente dagli esperti dell’associazione tra cui il buonissimo gambero marinato al limone.
La gita a Portopalo è stato un momento molto atteso dagli studenti che, lontani da casa, hanno approfittato di momenti loro concessi per divertirsi con i propri compagni, senza per questo aver rinunciato alle attività culturali ed istruttive offerte dall’ospitale Associazione dei Pescatori “San Francesco di Paola”.
Come di rito in queste occasioni, Attilio Nardo ha consegnato al professore, accompagnatore degli studenti, il Gagliardetto dell’associazione. Il professore, ringraziando tutti i membri dell’associazione per la tanta gradita ospitalità, ha promesso che in futuro ritornerà a Portopalo.
Portopalo 26-03-2013
Santino Quartarone